IL PAESE DI BUSACHI

 

BUSACHI                                              -  Dista 38 Km. da Oristano

POPOLAZIONE                                     -  1690 abitanti

ALTEZZA                                              -  375 metri sul livello del mare

ATTIVITA’ CULTURALI E SPORTIVE  – Associazione culturale “ Collegiu”

                                                              - Coro Polifonico Maschile e Femminile

                                                              - Gruppo Folk  e  Polisportiva

 

BUSACHI, paese posto al centro del “Barigadu” e di cui storicamente è stato il capoluogo, si estende in lunghezza e si divide in tre rioni: BUSACHI E SUSU, BUSACHI E JOSSO e CAMPU MAJORE.

Ancora oggi mantiene intatto il fascino del passato, nella tipologia delle case in trachite rossa, che hanno mantenuto le caratteristiche di un tempo, nelle donne ancora vestite con il loro costume tradizionale e che conservano gelosamente le proprie tradizioni.

Non si sa con esattezza in quale momento è nato il paese di Busachi. La prima attestazione si ha nel 1342, quando nella “Ratio Decimarum” si annetteva il versamento delle decime per la parrocchiale di San Pietro.

La presenza umana nel territorio risale al periodo neolitico. Numerose DOMUS DE JANAS testimoniano questo periodo. Se ne contano circa 70 nell’intero territorio suddivise in diversi insediamenti: Cotte Jana, all’interno del centro abitato, su un costone roccioso che ne raggruppa 22; Maniele, Pardischedda e Grugos, che si distingue per una protome taurina scolpita nell'anticella.

Una ventina di NURAGHI sparsi nel territorio ne testimoniano l’importanza nel periodo nuragico. Il più interessante e monumentale è quello di  “Santa Marra”, mentre l’unico su cui è stata iniziata una campagna di scavi è quello di “Sa Jacca”. Vari reperti ritrovati sono custoditi in un locale del Comune in attesa dell’allestimento di un museo archeologico. Del periodo romano sono stati ritrovati resti di ceramiche e cippi funerari in trachite;  ancora attuale è l’uso di vocaboli latini relativi alla vita quotidiana e alla denominazione di luoghi e piante.

Storicamente fece parte del GIUDICATO DI ARBOREA e del MARCHESATO DI ORISTANO, divenne possesso dei Cubello e poi incorporato nella CORONA ARAGONESE. Dopo il 1500 divenne MARCHESE DI BUSACHI il Conte di Sedilo GEROLAMO TORRESANI, che lasciò al paese due importanti costruzioni: “Collegiu” e  “Cunventu”.

Il chiostro-cenobio denominato COLLEGIU, oggi quasi completamente ristrutturato con annessa la chiesa, in buona parte crollata, intitolata a Santa Maria delle Grazie, fu affidato ai Gesuiti che l’abbandonarono dopo sette anni e successivamente fu occupato fino al 1834 dai Frati Minori Osservanti.

La struttura denominata CUNVENTU, posta nella piazza principale del paese fu affidata ai Domenicani, che vi rimasero fino al 1834, anno in cui, inspiegabilmente venne abbandonato contemporaneamente a Collegiu. Dell’intera costruzione è rimasta solo la chiesa, che nel suo piccolo è un gioiello di arte sardo-spagnola. All’interno presenta pianta rettangolare, con una cappella ricca di motivi ornamentali. All’esterno la facciata semplice e lineare con un semplice rosone e lo stemma dei Torresani in trachite locale sopra il portone d’ingresso. Sconsacrata da tempo, è sede di una raccolta di oggetti etnografici e del MUSEO del COSTUME e del LINO.

La CHIESA PARROCCHIALE è intitolata a SANT’ANTONIO DA PADOVA, consacrata nel 1759, a tre navate separate da archi a sesto acuto, e un imponente campanile. Al suo interno conserva un quadro di Gregorio Are, rappresentante il Martirio dei Dodici Apostoli, un coro ligneo e un organo del ‘700.

A Busachi de Josso, la CHIESA DI SAN BERNARDINO, del 1600, presenta facciata a capanna, cupola poligonale policroma e interno con pianta a croce latina.

A 5 Km. dal paese, nella zona denominata Moddamene, sorge la CHIESA CAMPESTRE DI SANTA SUSANNA, consacrata nel 1349, a navata unica suddivisa in quattro campate da tre archi a tutto sesto, conserva, nella parte sovrastante l’altare, gli affreschi che ripercorrono la vita della santa. L’esterno presenta un portico con tre ampie arcate ad ogiva e il campanile a vela. Sopra il portone centrale, incastonate nella parete, le patere maiolicate, usate per la consacrazione. Attorno alla chiesa i “MURISTENES”, casette basse, abitate dai novenanti nel periodo delle novene e della festa, ad aprile e agosto.  

 

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